250 mila posti liberi per i precari, ciò significa che quella del precariato resta una piaga mai curata.
Nonostante gli sforzi dei governi per stabilizzare l’organico scolastico, il numero di supplenti continua ad aumentare in Italia, minando la qualità dell’istruzione. L’ultimo rapporto del Ministero evidenzia come in 7 anni si siano aggiunti quasi 100mila contratti a tempo determinato, nonostante un calo di 600mila studenti.
Un esercito di precari in crescita
I dati ufficiali parlano chiaro: dai 135mila supplenti del 2017/18 si è passati ai 232mila della scorsa primavera, con una spesa pubblica passata da 5 a quasi 7 miliardi di euro in soli due anni. Un aumento del 72% che vede crescere in parallelo il ricorso alle nomine tardive. Questo nonostante il Miur punti ad assumere 70mila docenti entro il 2026.
Verso altri 45mila posti vacanti
Per il prossimo anno scolastico il ministro Valditara ha autorizzato 45mila immissioni in ruolo su 64mila disponibili, per avere una “riserva” da concorsi futuri. Grazie al decreto sulla scuola sarà possibile reclutare vincitori fino a dicembre, ma l’avvio tra supplenze resta probabile. I sindacati parlano addirittura di 250mila precari entro il 2025, aggravando il problema qualità dell’istruzione se la situazione non verrà risolta una volta per tutte.
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