In tempi di emergenza coronavirus occorre che la politica metta in campo strumenti straordinari per non lasciare nessuno indietro. E la scuola non può proprio permettersi di non includere visto che lo è per Costituzione.
Per garantire la DAD (Didattica a Distanza) occorrono tuttavia oltre 46 mila tablet. I numeri li ha dati il capo dipartimento Giovanna Boda che coordina la task force emergenze educative: “A oggi (17 marzo, n.d.r.) sono arrivate al ministero dell’istruzione richieste per oltre 46.151 tablet da assegnare a famiglie e docenti in difficoltà”.
Se da un lato si critica la scelta di destinare 75 milioni alla DAD e non agli ospedali, dall’altro il Ministero dell’Istruzione deve garantire così come prevede la Costituzione il diritto all’Istruzione a tutti. A maggior ragione agli studenti disagiati e meno abbienti. Questo i docenti e la scuola lo sanno molto bene.
Oggi purtroppo non vi è alternativa, l’unica modalità per stare vicini agli studenti è la DAD che va utilizzata con intelligenza così come ha più volte sottolineato la stessa ministra: la scuola deve stare vicino agli studenti.
E proprio questa “vicinanza” non sta arrivando a 46.152 studenti, tante sono le richieste arrivate al Ministero, richieste che saranno soddisfatte presto visto che a breve sarà emanato un decreto che stabilirà le modalità di comodato d’uso ed eviterà finanziamenti a pioggia.