DAD, la questione no è se serve o no, ma come viene utilizzata

Dopo aver pubblicato il nostro articolo sulla didattica multimediale e quella in presenza, ne è nato un interessante confronto fra i nostri lettori, Come questo inviato dal prof. Aniello Rea.

Mettiamo a confronto una lezione frontale e una multimediale, voi quale preferite?

“In merito all’ultimo articolo scritto sui pro e i contro della DAD credo si stia affrontando il problema dal lato sbagliato. Prima di tutto la DAD non deve sostituire la lezione in presenza perché la scuola non é solo lezione dell’insegnante ma anche imparare a stare insieme con gli amici e fare nuove conoscenze.

Negli istituti che vanno dalle scuole elementari fino alle scuole superiori, la DAD deve essere applicata solo con bambini e ragazzi che sono malati o sono in convalescenza o presentano una giustificazione adeguata sul perché non sono in presenza (ovviamente non ci deve essere l’obbligo di frequenza da casa).

Discorso molto diverso e più complicato per l’Università. Purtroppo ci sono tanti studenti fuori sede, che per colpa dell’aumento degli affitti non possono permettersi di affittare un appartamento, oppure ci sono grandi disagi coi mezzi pubblici (vedi al sud Italia) e in questo caso la DAD é fondamentale.

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L’unico momento in cui gli studenti sono obbligati a stare in presenza ovviamente feve essere nei giorni degli esami di corso, ma nelle Università la DAD é fondamentale. Alla fine il problema non é se serve o non serve, ma come viene usata”.

Da Aniello Rea, vostro lettore.

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