Il precariato nella scuola italiana continua ad essere una ferita aperta che mina il sistema educativo e penalizza migliaia di lavoratori. Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, lancia un appello deciso: basta confusione e vuoti di organico. I docenti precari e il personale amministrativo devono essere impiegati per coprire i posti vacanti a tempo indeterminato attraverso procedure snelle e trasparenti.
“Nonostante gli sforzi del Ministero per migliorare il sistema scolastico, resta evidente che sul tema del precariato si è fatto ancora troppo poco,” dichiara Cuzzupi. “Un esempio emblematico è rappresentato dai candidati idonei, ma non vincitori, del concorso PNRR: riconosciuti idonei all’insegnamento, ma lasciati senza alcuna prospettiva concreta. Una situazione paradossale che richiede un intervento urgente.”
Una proposta concreta per il personale precario
Secondo il sindacalista, per affrontare questa situazione basterebbe attribuire un punteggio agli idonei del concorso PNRR, da utilizzare in futuri bandi, e pubblicare in modo trasparente le graduatorie. “Questo approccio sarebbe un primo passo verso una maggiore giustizia, riconoscendo il valore di chi ha studiato e superato si dimostra selettivo,” aggiunge.
Ma il vero nodo da sciogliere resta la stabilizzazione dei precari, che, come sottolinea Cuzzupi, non riguarda solo i docenti ma anche il personale amministrativo e ausiliario. “Servono procedure semplificate per assegnare i posti vacanti. Il precariato danneggia non solo chi lavora nel settore, ma soprattutto gli studenti, creando instabilità educativa e una perdita di fiducia verso le istituzioni scolastiche.”
Un appello al Governo per il futuro del Paese
Cuzzupi esorta il Governo e il Ministro dell’Istruzione ad agire con urgenza per risolvere un problema che ha ripercussioni dirette sul futuro del Paese. “La Commissione Europea non impone regole sulle assunzioni. È quindi possibile adottare norme semplici e lineari per coprire i posti vacanti, garantendo così continuità didattica e credibilità al sistema scolastico.”
L’UGL Scuola si dice pronta a collaborare con il Ministero per individuare soluzioni concrete. “Non è più tempo di rimandare: il futuro della scuola e dei nostri ragazzi è in gioco. Servono azioni rapide e decisive per sanare questa situazione, che rappresenta un costo economico e sociale insostenibile per la comunità.”
Concludendo, Cuzzupi chiede un incontro urgente con il Ministro, ribadendo la disponibilità a contribuire senza pregiudizi. Il messaggio è chiaro: il precariato nella scuola non può più essere ignorato.
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