La Germania ha capito che bisogna stringere le prescrizioni per non chiudere tutto a gennaio/febbraio in quella che viene definita la terza ondata del contagio, lo ha capito e lo ha detto attraverso le accorate parole di Angela Merkel.
Mentre in Italia noi pensiamo ai cenoni, a Natale e a Capodanno, i Tedeschi pensano alla loro salute e alla loro economia che potrebbe subire un colpo mortale a inizio 2021.
In Italia noi guardiamo alla momentanea decrescita della curva del contagio e parliamo della panacea del vaccino, in Germania sono realisti e non credono ai miracoli, del resto sono luterani, noi invece per mantenere in piedi il governo allentiamo le maglie già larghe del DPCM del 3 dicembre, facendoci dettare l’agenda da Matteo Renzi che minaccia su El Pais la crisi di Governo, mentre Conte è Bruxelles
Trasformiamo in giallo quanto doveva restare rosso, come giustamente ha osservato il Ministro Speranza.
Del resto il rosso è il colore del Natale e del vestito di babbo Natale.
Le scuole, fonte di contagi familiari, andavano chiuse per 6 settimane e noi invece le teniamo ancora aperte con una Ministra fuori dalla realtà che voleva aparire le scuole secondarie di secondo grado già il 4 dicembre.
E mentre Bruschi manda ai DS i suoi soliti consigli e istruzioni per l’apertura delle scuole secondarie di secondo grado il 7 gennaio con 75% degli studenti in presenza, una percentuale assurda in uno scenario immodificato per quanto riguarda la sicurezza di aule e trasporti, mentre Azzolina continua con le solite esternazioni, non si fanno i conti con la pandemia e con la sua evoluzione.
Abbiamo l’impressione di campare alla giornata, senza una programmazione degli interventi , senza prevenzione, con decisioni ad horas, abbiamo l’impressione che più alla salute si guardi al consenso dei cittadini e dei commercianti.
Noi di SBC lo abbiamo detto e ridetto, le scuole andavano chiuse per 6 settimane con una campagna governativa di informazione chiara fondata su dati certi, mai resi pubblici, sui pericoli della trasmissione dei contagi nelle aule scolastiche, inadeguate in quanto non consentono il distanziamento, non hanno un sufficiente ricambio d’aria, sono sovraffollate e non riescono ad evitare gli assembramenti.
Così il virus cammina sulle gambe dei giovani studenti dall’infanzia alle superiori, entra nelle famiglie dalla porta degli appartamenti, provocando contagi e morti, disperazioni e lutti.
La nostra classe politica sta dando una pessima prova di sé a livello nazionale ed europeo e come della seconda sarà responsabile della terza ondata della pandemia da Covid 19.
Altro che apertura delle scuole, a gennaio le dovremo chiudere tutte.
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Libero Tassella SBC
