Vogliamo sapere quali iniziative urgenti intende assumere il ministro per evitare discriminazioni economiche e sociali insopportabili all’interno del mondo scolastico
Vogliamo sapere dal ministro dell’Istruzione quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, intende assumere affinché venga realizzata l’istituzione di un fondo destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere i costi per i viaggi di istruzione e le gite scolastiche.
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È quanto scrivono i deputati e le deputate dell’Alleanza Verdi Sinistra prima firmataria Elisabetta Piccolotti in un’interrogazione parlamentare al ministro Valditara.
Infatti da numerosi articoli di stampa si apprende che soprattutto quest’anno – si legge nell’interrogazione parlamentare – a causa dei rincari generalizzati, della crisi economica, dell’inflazione e del caro vita anche le gite scolastiche sono diventando troppo costose per molte famiglie;
i costi per i viaggi d’istruzione sono aumentati così tanto da creare una vera e propria spaccatura all’interno delle classi tra studenti che possono permettersi di partecipare e studenti che sono costretti a rinunciarvi;
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il quotidiano La Repubblica ha ad esempio segnalato come alcune scuole di Roma e Latina abbiano chiesto alle famiglie degli studenti e delle studentesse 650 euro per un viaggio a Madrid, molte altre scuole hanno deciso di individuare mete nazionali così da poter contenere i costi, con l’intento di provare a non escludere nessun alunno dal viaggio di istruzione mentre altri istituti per ovviare al rincaro dei prezzi hanno deciso di ridurre i giorni di soggiorno;
alcuni licei, infine, hanno messo a disposizione delle famiglie un “fondo di solidarietà” per sostenere la partecipazione degli studenti alle iniziative didattiche;
nonostante gli sforzi degli istituti, aiutare tutti diventai impossibile senza un intervento del Ministero a supporto delle famiglie che garantisca a tutte e tutti il diritto allo studio anche attraverso la partecipazione al viaggio di istruzione;
come riporta Fanpage addirittura un genitore su due sarebbe impossibilitato ad affrontare la spesa per il viaggio di istruzione, i cui costi sono aumentati mediamente del 20%, con la conseguenza che una tale esperienza culturale, formativa, di aggregazione e di crescita, si sta trasformando di fatto in un lusso appannaggio di poche famiglie, dal momento che per i nuclei familiari a medio e basso reddito quella per il viaggio di istruzione è diventata una spesa proibitiva;
secondo l’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, un viaggio di istruzione della durata tra i 3 e i 5 giorni può costare dai 350 ai 650 euro, a seconda che la meta sia italiana o estera;
a incidere sul costo finale sono in particolare l’aumento dei prezzi degli aerei, dei trasporti in generale e degli hotel;
Negare a chi non ha sufficienti mezzi economici un’attività che è parte del percorso formativo rappresenta una insopportabile ingiustizia, – conclude l’esponente rossoverde della commissione cultura di Montecitorio che sta preparando una proposta di legge sul tema – come se avere modeste possibilità economiche sia una colpa di cui i ragazzi debbano farsi carico persino dentro le aule scolastiche, rimanendo esclusi dall’esperienza più bella del gruppo classe.
Roma, 24 marzo 2023
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