L’Organico dell’autonomia è un istituto istituito nel 2015/2016 dalla legge 107/2015 al fine di attuare l’autonomia e riorganizzare il sistema di istruzione. Viene assegnato a ogni istituzione scolastica e ai relativi indirizzi degli istituti secondari di secondo grado. I docenti dell’organico dell’autonomia partecipano alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento.
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Organico dell’autonomia e poteri del dirigente scolastico
Il dirigente scolastico ha il potere di gestire l’Organico dell’autonomia, che comprende l’organico di diritto e i posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento. L’organico di diritto stabilisce giuridicamente quante cattedre sono stabilite per ogni singola classe di concorso, quante sono interne e quante e quali sono eventualmente cattedre orario esterne con completamento orario nello stesso comune o in comune diverso. L’organico di fatto modifica l’Organico dell’autonomia solo in situazioni di aumento di studenti causate dalle non ammissioni alla classe successiva di giugno o alla richiesta di trasferimento degli studenti da una scuola ad un’altra.
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Organico dell’autonomia e organico di fatto
Non è possibile che l’organico di fatto modifichi l’Organico dell’autonomia in modo da snaturare quanto stabilito in organico di diritto e definito con l’informativa ai sindacati dall’Ufficio scolastico provinciale. Il dirigente scolastico ha il potere di garantire la copertura delle cattedre alle scuole che hanno avuto un aumento di studenti nella fase successiva alla chiusura delle iscrizioni e agli esiti degli scrutini finali. I docenti titolari che restano senza posto o con una decurtazione oraria nella loro scuola di titolarità possono fare utilizzazione in un’altra scuola, altrimenti possono restare a disposizione nella scuola di titolarità. In ogni caso, il posto interno alla scuola per l’anno scolastico successivo sarà confermato.
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