Il Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione.
È parte integrante della programmazione educativo-didattica di classe.
Contiene:
finalità e obiettivi didattici e in particolare gli obiettivi educativi, di socializzazione e gli obiettivi di apprendimento riferiti alle diverse aree, perseguibili nell’anno anche in relazione alla programmazione di classe;
itinerari di lavoro (le attività specifiche);
i metodi, i materiali, i sussidi e tecnologie con cui organizzare la proposta, compresa l’organizzazione delle risorse (orari e organizzazione delle attività);
criteri e metodi di valutazione;
forme di integrazione tra scuola ed extrascuola.
Poiché la valutazione degli alunni con disabilità è riferita al PEI, sia per quanto riguarda obiettivi che metodi e criteri di verifica, questo documento dovrà contenere in modo chiaro tutti gli elementi che consentiranno poi effettivamente di valutare gli esiti dell’azione didattica.
Quando:
Il PEI viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico. È soggetto poi, durante l’anno, a verifica intermedia e finale.
Chi:
È redatto congiuntamente dalla scuola e dai servizi (Equipe Psico-Socio-sanitaria) con la collaborazione della famiglia (L. 194/92 art. 12).
Da sottolineare che:
– il termine congiuntamente implica una completa condivisione tra Scuola e Servizi anche dei processi di elaborazione, non solo dei contenuti;
– la collaborazione della famiglia richiama ad un’effettiva compartecipazione di tutte le fase dell’elaborazione: la famiglia, che va considerata pertanto come coautore del PEI, offre le sue competenze e conoscenze per costruire assieme un progetto davvero efficace. L’intervento della famiglia certamente non può ridursi, salvo casi di forza maggiore, alla mera sottoscrizione del documento finale.