Quando iniziano le lezioni, le scuole inviano convocazioni dalle graduatorie d’istituto. Tra le prime supplenze ci sono i posti “fino all’avente diritto”, corrispondenti alle cattedre accantonate per i concorsi PNRR. Tuttavia, molti aspiranti nutrono dubbi sul loro destino.
Supplenze “fino all’avente diritto”: cosa significa questa dicitura?
Le supplenze con questa dicitura non hanno una data di scadenza certa, in quanto le scuole non conoscono la tempistica esatta delle assunzioni. Il loro termine massimo non può comunque andare oltre il 31 dicembre 2024, data entro cui dovranno concludersi le immissioni in ruolo tramite il concorso PNRR.
Che succede se i posti accantonati non vengono coperti?
Qualora i vincitori del concorso PNRR rinunciassero ad alcune cattedre, il destino di questi posti cambierebbe. Le relative supplenze “fino all’avente diritto” si trasformerebbero automaticamente in supplenze annuali fino al 31 agosto, dando certezza agli aspiranti sul loro iter.
Il chiarimento fornisce luce su un aspetto ancora dubbio e consente ai docenti di decidere se accettare questo tipo di convocazioni, valutandone con maggiore consapevolezza pro e contro. Rimane l’incertezza legata alle tempistiche dei concorsi, ma almeno il destino dei posti vacanti è ora più trasparente.
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