Fino a poco tempo fa era esplicitamente prevista la possibilità di integrare i crediti formativi utili (CFU) mancanti al proprio percorso di studi per l’accesso alle classi di concorso anche tramite il conseguimento di Master Universitari. Tuttavia, i recenti decreti ministeriali del 2023 che hanno riformato i requisiti sembrano non menzionare più specificamente questa opzione, sollevando dubbi tra gli aspiranti insegnanti.
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Secondo la normativa in vigore fino a gennaio 2024, i CFU e gli esami aggiuntivi potevano essere acquisiti durante la laurea triennale/magistrale, master, corsi di perfezionamento o da singoli insegnamenti universitari, come confermato anche da note esplicative del MIUR.
I nuovi decreti stabiliscono che i crediti possono essere conseguiti solo attraverso corsi di laurea o come singoli esami, senza nominare direttamente i master. Ciò ha fatto pensare che questi ultimi non siano più riconosciuti, nonostante contengano spesso gli stessi CFU delle lauree specialistiche.
Tuttavia, il Ministero non ha ancora fornito una presa di posizione ufficiale a chiarire se il riconoscimento dei master sia stato effettivamente eliminato o meno. Una conferma in un senso o nell’altro risulta indispensabile per gli studenti che stanno valutando come integrare i propri crediti in vista dei prossimi concorsi.
Urge quindi un chiarimento formale da parte del Ministro Valditara per fare definitivamente chiarezza sulla questione e garantire trasparenza nell’interpretazione delle norme. Gli studenti hanno diritto di conoscere con certezza quali percorsi formativi post-laurea vengano ancora riconosciuti ai fini dell’accesso all’insegnamento.
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