Con l’avvicinarsi dell’anno scolastico, si intensificano le aspettative per il prossimo concorso per docenti, previsto tra ottobre e novembre 2024.
Questo concorso, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rappresenta un passaggio cruciale per molti aspiranti insegnanti, poiché segna l’implementazione del nuovo sistema dei 60 CFU (Crediti Formativi Universitari) che entrerà in vigore nel 2025.
Il bando del concorso, che sarà pubblicato entro la fine dell’anno, prevede l’assegnazione di circa ventimila posti. Tuttavia, le novità non si limitano solo ai numeri. Una delle principali modifiche riguarda il requisito di abilitazione: solo i candidati che supereranno il concorso e che sono già abilitati nella classe di concorso potranno accedere a un contratto a tempo indeterminato.
Coloro che possiedono solo una laurea e 24 CFU saranno obbligati a completare ulteriori 36 CFU a proprie spese, firmando un contratto a tempo determinato durante l’anno di prova.
Un altro cambiamento significativo è l’inclusione dei laureati iscritti ai percorsi abilitanti di 60 CFU, purché abbiano già ottenuto 30 CFU. Questa modifica offre nuove opportunità, ma implica anche un impegno per ottenere i restanti 30 CFU in caso di vincita del concorso.
Le anomalie del sistema attuale
Il sistema attuale presenta alcune anomalie, come l’assenza di elenchi di idonei, che ha sollevato preoccupazioni tra i candidati.
Infatti, nonostante i partecipanti possano attingere a un elenco non pubblico di riserva, non esiste una vera e propria abilitazione per chi supera il concorso. Per ottenere l’abilitazione, è necessario vincere il concorso e affrontare spese personali per completare il percorso formativo.
Inoltre, per accedere alla fase successiva, i candidati devono ottenere un punteggio minimo di 70/100 sia nella prova scritta che in quella orale, con un punteggio totale di 140 punti. Questo sistema di selezione mira a garantire che solo i candidati più preparati possano proseguire nel processo di abilitazione.
Verso un futuro con il sistema dei 60 CFU
Il concorso di novembre 2024 rappresenta l’ultimo della fase transitoria, che terminerà il 31 dicembre 2024. A partire dal 2025, il nuovo sistema dei 60 CFU diventerà operativo, con la previsione di un concorso annuale.
Questa transizione è vista come un’opportunità per riformare il sistema di abilitazione degli insegnanti, rendendolo più strutturato e accessibile.
In sintesi, il prossimo concorso per docenti non solo segna un importante passo avanti per il reclutamento degli insegnanti in Italia, ma introduce anche cambiamenti significativi che potrebbero influenzare il futuro della professione docente nel paese.
Con l’attesa di ulteriori dettagli sul bando, gli aspiranti insegnanti si preparano a una nuova era di opportunità e sfide.
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