La Regione Lombardia, da dove è partito il focolaio e si è diffuso in tutta Italia, sta cercando di sensibilizzare i propri cittadini con annunci shock per scongiurare altri infettati da coronavirus.
Intanto i lombardi dovranno fare i conti con le ultime decisioni restrittive adottate dal governo istituendo la zona rossa in tutta la regione, ma anche in alcune province del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
Decisione che non solo dovrebbe far riflettere tutti, ma dovrebbe al contempo far capire ai turisti della domenica che la situazione è assai seria e sono se si osservano le regole ne possiamo uscire limitando il danno. Perchè si tratta solo di limitarlo. I numeri sono drammatici e proprio questi numeri stanno spingendo l’Italia ed altri Paesi ad adottare decisioni draconiane.
Scuole chiuse e personale ATA
Prima la salute, anche quella del personale ATA. La polemica di questi giorni ha indotto il MIUR ad emanare una nota attraverso la quale chiarisce ed impone alcuni ai Dirigenti Scolastici di adottare misure finalizzate alla salvaguardia della salute del personale, anche coinvolgendo le RSPP e le RSU.
Si tratta dell’adozione del lavoro “agile”, ma tale lavoro riguarda solo gli assistenti amministrativi e non i collaboratori scolastici. Resta inteso che nelle zone rosse le scuole devono restare chiuse per tutti, anche per i collaboratori scolastici e tutti sono invitati a non uscire da casa o di uscire solo per necessità urgenti.