COMUNICATO – Coloro che oggi si lamentano del punteggio dei laureati in Scienze della Formazione Primaria nella tabella di valutazione titoli rispetto ai diplomati magistrali, se ne accorgono solo ora o ci fanno caso solo ora, perché, con cautelari in GAE, dopo le sentenze di merito, si rimetteranno in fila nelle graduatorie provinciali?
Il punteggio attribuito a ogni anno accademico è pari a un anno di servizio, ma sembra eccessivo per queste persone, che, a partire dal 2014, con ricorsi infondati, hanno scavalcato i meritevoli nel conferimento degli incarichi.
Queste stesse persone, che non perdono occasione per autodenunciarsi, erroneamente, vittime del sistema di istruzione, non sanno che in un anno, per restare in pari, è necessario superare all’università circa 8 esami, 8 laboratori obbligatori didattici, un’idoneità di Inglese e il tirocinio formativo a scuola, senza percepire remunerazione.
Si lamentano del punteggio attribuito al percorso accademico, quello che non hanno intrapreso, ma con un diploma quadriennale, quello che, invece, abbiamo conseguito tutti, ne vorrebbero l’equiparazione, confondendo titolo di accesso con titolo culturale.
Ci si sveglia solo ora, perché dalle GAE con riserva, i soggetti interessati, e non “sanati” dal concorso non selettivo 2018, si troveranno in prima fascia nelle graduatorie provinciali insieme ai laureati, che hanno 5 anni di punteggio, che c’è sempre stato e non aggiunto solo nel 2020, attribuito in base a criteri oggettivi e partendo dai parametri delle allora SSIS.
Perché i maestri laureati sono così temuti, se in pubblica piazza i diplomati si definiscono “precari storici”? O non sarà che nelle suddette graduatorie di storico non c’è proprio nulla, se non l’incessante piagnisteo mediatico?
Prima di giudicare un percorso accademico, definendolo “scienze della merendine” et similia, bisogna anche frequentarlo, superare un test di ingresso selettivo e su fabbisogno nazionale, 36 esami, 30 laboratori di metodologie e didattiche attive, 4 idoneità di Inglese e il B2 nel Centro Linguistico di Ateneo, svolgere 4 anni di tirocinio, scrivere una tesi di laurea e una relazione finale da discutere davanti a funzionari del MIUR in sede di dissertazione.
Bisogna fare ciò che con un diploma magistrale ante 2001/2002 non si è fatto: studiare per 5 anni all’università.
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