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Contratto ATA, quell’atto di indirizzo che non piace a nessuno

Il rinnovo del contratto ATA va di pari passo con il rinnovo del contratto del comparto scuola. Il Personale Ausiliario Tecnico ed Amministrativo, colonna portante della scuola italiana, lo attendono da anni, ma da quel che si apprende hanno ben poco da stare allegri. Il governo ha stanziato pochi spicci che non serviranno a coprire nemmeno l’inflazione. Nelle tasche dei lavoratori andranno circa 50 Euro in più al mese, una miseria.

ATA cosa cambia con l’atto di indirizzo?

Se dal punto di vista economico cambia poco o nulla, dal punto di vista degli aumenti (50 Euro al mese n.d.r.) potrebbero invece cambiare molte cose dal punto di vista professionale. L’atto di indirizzo predisposto dal Ministero potrebbe portare novità non proprio gradite infatti prevede la contrattualizzazione del lavoro agile che potrà essere alternato a quello in presenza.

La partita però si gioca nel contratto e nella stesura dovranno essere definite le modalità in cui ciò potrà avvenire. Le parti dovranno disciplinare i diritti e le relazioni sindacali, la formazione specifica, la predisposizione e utilizzo dei dispositivi, ma non solo dovrà essere disciplinato anche l’aspetto relativo la salute e la sicurezza, il tempo di lavoro e la reperibilità, ma anche il diritto alla disconnessione e i rientri.

Nelle tasche di tutti però arriveranno sempre 50 Euro!

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