Dal 2025, le famiglie italiane avranno a disposizione un importante sostegno per la genitorialità: il ddl Bilancio introdurrà un terzo mese di congedo parentale retribuito all’80%, portando così a tre le mensilità complessive con questa agevolazione.
Questa misura rappresenta un significativo passo avanti nella promozione della conciliazione tra vita lavorativa e familiare, in linea con le direttive europee sulla parità di genere. Attualmente, in Italia il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa, con 1,24 figli per donna nel 2022 secondo i dati ISTAT. Il potenziamento dei congedi parentali mira a incentivare la scelta di avere figli, attenuando le difficoltà economiche che molte famiglie devono affrontare nei primi anni di vita del bambino.
Inoltre, l’indennità maggiorata all’80% riduce in modo significativo l’impatto del congedo sul reddito familiare, favorendo una maggiore tranquillità economica. Attualmente, solo il 30% dei padri ha usufrutto del congedo parentale, una percentuale ancora lontana dagli obiettivi di equità promossi dalla normativa europea. L’introduzione di tre mesi retribuiti all’80% potrebbe incentivare una maggiore adesione, specialmente tra i lavoratori maschi, riducendo il divario nella partecipazione tra madri e padri.
I genitori, entro il compimento dei sei anni di età del figlio o della figlia (o entro sei anni dall’adozione), potranno così beneficiare di tre mesi di congedo con una retribuzione maggiorata. Questa misura, che si aggiunge a quelle introdotte dalle precedenti Leggi di Bilancio, rappresenta un passo avanti fondamentale nel sostegno alla genitorialità in Italia.
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