Il congedo di paternità obbligatorio è un importante strumento previsto dalla legislazione italiana per favorire una maggiore partecipazione dei padri nella cura dei figli e una più equa suddivisione delle responsabilità genitoriali.
Questo beneficio è riservato ai padri lavoratori dipendenti privati, inclusi stagionali, agricoli e domestici, e ai lavoratori con contratto a termine dello spettacolo. La durata del congedo è di 10 giorni lavorativi e può essere richiesto nei due mesi precedenti la nascita o entro cinque mesi successivi al parto.
Chi può richiederlo
Il congedo è rivolto ai padri dipendenti privati e pubblici, sia naturali che adottivi, con esclusione dei lavoratori autonomi e degli iscritti alla Gestione Separata. Questo beneficio mira a promuovere un legame precoce tra padre e figlio e a garantire una distribuzione più bilanciata delle responsabilità familiari, sottolineando l’importanza del ruolo paterno nella crescita del bambino.
Come presentare la domanda
Per usufruire del congedo, il padre deve informare il proprio datore di lavoro con almeno cinque giorni di preavviso, specificando i giorni di assenza. La richiesta può essere presentata per iscritto o, in alcuni casi, attraverso il sistema informativo aziendale.
Se il pagamento del congedo è gestito direttamente dall’INPS (ad esempio, per lavoratori stagionali o domestici), la domanda deve essere inoltrata online tramite il sito dell’Istituto o attraverso i canali di contatto dedicati.
Il congedo di paternità obbligatorio rappresenta una misura fondamentale per sostenere la parità di genere nella genitorialità e favorire un più equilibrato equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
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