Il prossimo concorso per la copertura degli organici di sostegno nella scuola presenta già da ora una criticità: la distribuzione sbilanciata dei candidati sul territorio nazionale non corrisponde alle reali esigenze degli istituti. Molti posti infatti potrebbero rimanere scoperti, soprattutto al Nord dove i partecipanti al concorso sono pochi.
Come spiega il presidente Anief Marcello Pacifico, questa anomalia affonda le radici in un sistema di formazione non adeguato alle richieste locali. Gli atenei infatti bandiscono i posti nei corsi di specializzazione sulla base della propria offerta e non in base ai reali fabbisogni dei diversi territori.
Inoltre, il vincolo quinquennale per i vincitori di concorso finisce per scoraggiare la mobilità degli insegnanti verso le regioni con maggiore carenza. Pacifico propone quindi una riforma che coordini meglio domanda e offerta di formazione e valorizzi l’esperienza di chi da anni insegna come supplente. Solo così si potrà evitare che molti posti autorizzati per le immissioni in ruolo rimangano poi vacanti.
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