Concorso PNRR bis: il punteggio minimo non basta per accedere all’orale

Roma, 09 dicembre 2024 – Il conto alla rovescia è iniziato: il bando del secondo concorso PNRR per l’assunzione di 25.000 figure professionali dovrebbe essere pubblicato entro Natale. Rispetto al primo concorso, però, ci sono importanti novità sulla prova scritta che gli aspiranti dovranno affrontare.

Nella precedente selezione, era sufficiente ottenere un punteggio minimo di 70/100 alla prova scritta per essere ammessi all’orale. Questa impostazione ha portato a un numero molto elevato di candidati ammessi alla fase successiva, circa l’80% dei partecipanti. Per il nuovo concorso, invece, il Ministero ha deciso di innalzare l’asticella.

Pur mantenendo il punteggio minimo di 70/100, d’ora in poi sarà ammesso all’orale solo un numero di candidati pari a tre volte i posti disponibili in ciascuna Regione e per ogni classe di concorso o tipologia di posto. Inoltre, tutti coloro che avranno totalizzato lo stesso punteggio dell’ultimo candidato ammesso, saranno anch’essi convocati per la prova orale.

Questa impostazione più selettiva della prova scritta renderà indispensabile conseguire punteggi molto alti per poter accedere alla fase successiva. Ipotizzando che l’ultimo candidato ammesso ottenga 100 punti, tutti coloro che raggiungeranno tale risultato saranno ammessi all’orale, indipendentemente dalla posizione in graduatoria.

“È evidente come il Ministero abbia voluto rendere più snella e rigorosa la selezione rispetto al precedente concorso”, commenta un esperto di selezione del personale. “Questi cambiamenti porteranno a una drastica riduzione del numero di candidati che verranno convocati per l’orale, con l’obiettivo di selezionare solo i profili più qualificati”.

Gli aspiranti, quindi, dovranno prepararsi con ancora più impegno per affrontare la prova scritta, consapevoli che non sarà sufficiente il punteggio minimo per accedere alla fase successiva. Una sfida importante, ma necessaria per assicurare la migliore qualità dei futuri dipendenti pubblici che dovranno gestire i fondi del PNRR.

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