Concorso Ordinario Scuola 2019 – Arriva il super punteggio per chi ha già prestato servizio

Concorso scuola e punteggio – Chi in questi anni ha prestato servizio nella scuola come precario può stare tranquillo.

Nelle graduatorie di merito (GM) definitive sarà riconosciuto, ciò significa che chi non ha mai insegnato nella scuola, avrà un punteggio di base inferiore rispetto al precario con esperienza.

Questo dovrebbe tranquillizzare i precari di terza fascia che temevano di competere alla pari con i loro colleghi neolaureati Tab. A o neodiplomati per i docenti che concorreranno per un posto per la Tabella B.

Il precario che si trova nella terza fascia senza abilitazione ed ha maturato i 36 mesi di servizio avrà un’ulteriore quota di posti a lui riservata, si tratta del 10% del totale messi a bando.

Altro aspetto non indifferente è che potranno (chi ha maturato i 36 mesi di servizio n.d.r) partecipare al concorso senza i famosi 24 CFU. Un’ulteriore apertura verso i precari di terza fascia che nonostante ciò restano ancora sul piede di guerra.

Precari di terza fascia strumentalizzati dal sen. Pittoni?

Nei giorni scorsi proprio sui precari di terza fascia è intervenuta la parlamentare pentastellata Lucia Azzolina.

Lo ha fatto con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. La deputata ha fatto chiarezza sul contratto di governo (punto 22), ma anche sul fatto che il sen. Pittoni, presidente della VII Commissione Cultura, avrebbe, in questi mesi, illuso i precari parlando una lingua diversa non solo rispetto ai componenti del M5S, ma diversa dallo stesso ministro Bussetti e da tutta la commissione cultura della Lega.

In tempi non sospetti la Redazione di InformazioneScuola aveva già evidenziato tale differenza di “linguaggio”, si sperava in un chiarimento che fino ad oggi è arrivato solo dall’on. Azzolina. Dal sen. Pittoni ancora, almeno per noi, nessun segnale.

L’oggetto del contendere è sempre la terza fascia di istituto

In particolare il famoso punto 22 del contratto di governo. L’onorevole Azzolina ha evidenziato che la fase transitoria era già stata prevista dal Decreto Legislativo n. 59/2017 solo per i docenti abilitati della secondaria.

Il Governo, attraverso il Decreto Dignità del luglio 2018 ha esteso la procedura concorsuale straordinaria anche ai docenti di infanzia e primaria.

In questo modo è stato tenuto fede all’art. 22 del Contratto che – conclude l’on. Azzolina – era rivolto solo ai docenti di infanzia e primaria.

Il sen. Pittoni avrebbe dunque fatto passare il messaggio che riguardava anche i precari di terza fascia? Speriamo in un suo chiarimento.

L’altro aspetto oramai chiarissimo (la legge di bilancio è stata approvata a fine dicembre e le modalità del reclutamento sono state migliorate, in più si è valorizzato il servizio con il decretone su quota 100 e reddito di cittadinanza) è che l’attivazione dei PAS per i precari non abilitati terza fascia, non ci sarà, appartiene al passato.

Concludiamo con due domande che ci siamo fatti nel seguire l’intera vicenda: è pensabile che chi non solo non conosce la scuola superiore, ma non ha nemmeno frequentato i banchi di scuola, decida e illuda persone laureate?

I docenti precari dalla classe politica vogliono onestà o preferiscono parole e illusioni?