1) Il Tar Lazio aveva annullato il concorso D.S. 2017 per irregolarità
2) A marzo si attende la sentenza del Consiglio di Stato, che potrebbe confermare o non confermare la sentenza di annullamento del Tar Lazio.
Io credo che in assenza della sentenza del Consiglio di Stato non andava previsto alcun intervento legislativo, né con l’art.2 del D.L. 126 né con questo emendamento voluto da Anief e Udir e ora presentato in Milleproroghe dal partito di Renzi ( Toccafondi e altri) che aggiunge all’art.2 del DL 126 l’art.2 bis salvaguardando altri 500 idonei nella graduatoria del concorso DS 2017 e rendendo così la graduatoria ad esaurimento, come del resto era stato promesso da tempo ai concorrenti che avevano superato tutte le prove del concorso e collocati in graduatoria.
Mi domando cosa accadrà in caso di conferma della sentenza del Tar Lazio di annullamento del concorso da parte del Consiglio di Stato.
Ora l’emendamento Toccafondi può significare che la sentenza del Consiglio di Stato confermerà quella del Tar Lazio, e allora la politica blinda tutti: i vincitori e gli idonei in attesa di una successiva soluzione per i ricorrenti ( corso- concorso). Ma può significare anche il contrario, cheil CdS non conferma la sentenza di annullamento del Tar Lazio e così si pone la parola fime alla vicenda, rendendo la graduatoria ad esaurimento in modo tale da poter soddisfare le vacanze delle dirigenze nel prossimo futuro senza dover a breve indire un nuovo concorso. Staremo a vedere.
Una constatazione però va fatta nel rispetto di vincitori, idonei e di tutti quelli che hanno partecipato con sacrificio al concorso DS, si trova la via per legge per aumentare il numero dei vincitori prima, poi per gli idoneii e infine si rende la graduatoria del concorso DS ad esaurimento, mentre lo stesso non si è riescito a fare per i docenti vincitori del concorso del 2016, questo a dimostrazione che alla base di tutto c’è la volontà politica, presente nel caso dei DS assente nel caso dei docenti.
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