Concorsi pubblici – Un’interessante trasformazione, riguardante la modalità dei concorsi e sull’accesso ai posti pubblici, arriva dopo 28 anni di distanza dall’ultimo regolamento. Tutto viene digitalizzato e gli strumenti tradizionali come carta e penna, ahimè, vanno in pensione. Anche se, secondo numerosi studi, utilizzare carta e penna fa bene alla mente, stimola la creatività e soprattutto non fanno morire le emozioni umane.
Non è dello stesso avviso il grande ministro Brunetta che ha voluto fortemente la valorizzazione e il rilancio del capitale “umano” digitalizzando, per le assunzioni nelle Pubbliche amministrazioni, le prove di accesso alla parità di genere e un nuovo portale per la pubblicazione dei bandi al massimo 4mesi tra la prima selezione e l’inizio effettivo dell’incarico.
Dunque, i bandi di concorso non verranno più pubblicati in Gazzetta Ufficiale ma, a partire dal primo gennaio, solamente sul portale InPa al quale bisognerà registrarsi per partecipare a qualsiasi concorso pubblico. Per farlo sarà necessario accedere tramite Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. L’obiettivo di questo nuovo metodo è di “garantire la massima partecipazione ai concorsi e la piena trasparenza ed efficienza nelle procedure”.
Cosa studiare per superare il concorso DSGA 2022?
Già da luglio 2022 le amministrazioni centrali e le autorità indipendenti possono pubblicare i propri bandi su InPa, per le assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato. Mentre da novembre di quest’anno la pubblicazione sul portale InPA diventerà obbligatoria anche per Regioni ed enti locali.
Sul portale sarà possibile anche versare il contributo di partecipazione di dieci euro, oltre a trovare tutte le informazioni sulla procedura, a partire dalla convocazione per le prove selettive.
Come sopraccennato tutto sarà digitalizzato in ogni fase del concorso, dall’accesso alla procedura allo svolgimento delle prove, nomina delle commissioni, dalla pubblicazione delle comunicazioni allo svolgimento dei concorsi unici fino all’assunzione in servizio.
Ci sono dei soggetti avvantaggiati per le assunzioni nella pubblica amministrazione, come ai figli di medici e altro personale ospedaliero deceduto per Covid contratto durante il servizio, agli insigniti di medaglia al valor militare e civile e i mutilati e invalidi del settore pubblico, gli atleti dei gruppi sportivi militari e civili dello Stato.
Il ministero spiega: “sarà garantita la tutela dei principi di parità di genere e data precedenza ai soggetti in situazione di svantaggio, attraverso misure finalizzate alla rimozione degli ostacoli alla partecipazione ai concorsi per le donne in gravidanza o allattamento e per coloro che si trovino in situazioni di svantaggio (Dsa), in termini coerenti con le linee guida sulla parità di genere in corso di adozione da parte del Dipartimento della funzione pubblica e del Dipartimento per le pari opportunità.”
Da sottolineare che al momento della pubblicazione del bando di concorso, la PA che vuole assumere nuovo personale, dovrà dichiarare le percentuali di uomini e donne presenti nel proprio organico e se la differenza tra un genere e l’altro è pari o superiore al 30 per cento, si innescherà una quota a vantaggio del genere meno rappresentato.
Concorsi pubblici e “soft skill”
Nei nuovi concorsi pubblici non si valuterà solamente la qualifica professionale e la competenza tecnica ma anche le soft skill o competenze trasversali, l’intelligenza emotiva, le capacità relazionali, competenze sociali e tanto altro, valutate durante gli esami da psicologi e specialisti delle risorse umane, che entreranno a far parte delle commissioni esaminatrici in modo fisso.
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