Recupero 2013 – Con una decisione storica, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), confermando la validità giuridica dell’anno scolastico 2013 per il personale scolastico. Questo verdetto, emanato proprio nei giorni scorsi, rappresenta una significativa vittoria per tutti i lavoratori del settore educativo, offrendo un chiaro segnale sulla separazione tra progressione di carriera e blocco degli incrementi economici voluti dall’ex ministro Tremonti.
Come recuperare il 2013
La Corte Suprema ha quindi chiarito che le disposizioni eccezionali riguardanti il ??blocco delle posizioni stipendiali, destinate al contenimento delle spese pubbliche, devono essere interpretate in maniera strettamente letterale. La progressione di carriera, secondo la Cassazione, non deve essere influenzata negativamente dagli effetti economici delle misure di contenimento della spesa pubblica.
In parole povere non solo l’anno va recuperato ai fini della carriera, vale a dire ai fini pensionistici, di carriera con annessi scatti di anzianità ed economico con la restituzione delle somme fin qui non erogate. Somme che vanno quantificate in base alla fascia economica di inquadramento dei lavoratori della scuola e pertanto il recupero economico varia da un minimo di 2mila euro fino ad oltre 3mila euro.
Tuttavia, come tutte le cose italiane, tale recupero non avviene in maniera automatica ma va richiesto tramite ricorso al giudice del lavoro. Possono tuttavia richiederlo solo coloro i quali erano di ruolo in quegli anni.
La Redazione è al lavoro per permettere ai nostri lettori di recuperarli senza dover scucire un solo centesimo, se non i bolli previsti dalla legge.
Gli interessati possono quindi compilare la form che segue
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