CUB SUR/Settore Convitti
Oggi 2 Novembre si è svolta presso il Ministero del Lavoro la procedura di conciliazione tra Miur e CUB SUR sulle mancate assunzioni del personale educativo nel corrente a.s. Nutrivamo davvero poche speranze su un esito positivo della conciliazione, anche perché più volte la ns O.S. aveva cercato di interloquire col Ministro e con gli Uffici del Miur, ma senza successo. Tuttavia abbiamo ritenuto importante che il Miur rispondesse in una sede istituzionale alle domande dei lavoratori, in questo caso gli educatori delle Istituzioni educative statali.
Dunque, la conciliazione ha avuto esito negativo, dal momento che il Miur ha sostenuto di non avere gli strumenti normativi per procedere alle immissioni in ruolo. La posizione del Miur ci appare davvero incredibile: il ministero, guidato dalla ministra Giannini, avrebbe tutto il dovere di riferire al Governo ed al Parlamento sugli impedimenti normativi che non consentono l’assunzione a tempo indeterminato del personale educativo precario e di proporre le soluzioni del caso.
Invece il Miur si limita ad affermare di non avere gli strumenti normativi, come se il personale educativo precario non fosse alle proprie dipendenze e come se i Convitti e altre Istituzioni educative, che hanno dotazioni organiche di educatori ridotte ai minimi termini, non fossero assoggettati alla propria amministrazione.
Certo ci saremmo aspettati una risposta più articolata e documentata, ma tant’è. Anche perché se il Miur sottintende che il personale educativo sia l’unica classe di concorso per cui debba ancora valersi il vincolo rispetto al turn over, si assume una responsabilità politica molto grave.
La battaglia per il riconoscimento dei diritti del personale educativo non finisce di certo qui. Anzi, si renderà necessario l’inasprimento dell’opposizione sindacale a questo Governo, attraverso nuove iniziative di mobilitazione, fino alla proclamazione dello sciopero del Personale Educativo.