Compilazione Nuovo PEI 2023/24, cosa va inserito? Ecco cosa ha stabilito il TAR

Una recente sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Campania ha sottolineato l’importanza dell’inclusione scolastica e dei diritti degli studenti con disabilità.

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Nel caso in questione, i genitori di un minore portatore di handicap grave avevano presentato un ricorso contro l’assegnazione di 25 ore di insegnamento di sostegno alla sezione frequentata dal loro figlio. La sentenza del TAR ha riconosciuto il ricorso come fondato, sottolineando il diritto del minore a ricevere un sostegno adeguato durante tutto il suo percorso scolastico.

La Controversia

I genitori avevano presentato il ricorso per chiedere l’annullamento degli atti impugnati, considerati illegittimi. Inoltre, avevano cercato di ottenere il riconoscimento del diritto del loro figlio a usufruire di sostegno per l’intera durata della frequenza scolastica, pari a 40 ore settimanali, comprese le ore per la mensa, nella scuola dell’infanzia. Nonostante le difese dell’Amministrazione, i giudici hanno ritenuto il ricorso fondato e lo hanno accolto.

Illegittimità del PEI che non Contempla Tutte le Ore di Sostegno Necessarie

La sentenza del TAR si basa su orientamenti precedenti della sezione campana, che hanno dichiarato l’illegittimità dell’assegnazione di un numero inferiore di ore di sostegno rispetto all’orario di frequenza settimanale in casi simili. I giudici hanno sottolineato che il Piano Educativo Individualizzato (PEI) redatto per l’anno scolastico in corso non prevedeva l’assegnazione al minore di un sostegno per l’intero orario di frequenza, comprese le ore per la mensa. Questa decisione non era adeguatamente motivata e non teneva conto delle effettive esigenze educative e relazionali del minore, come descritte nel PEI stesso.

Secondo la giurisprudenza amministrativa citata nella sentenza, il diritto all’istruzione del disabile, soprattutto del disabile grave, è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione italiana e dai principi di solidarietà collettiva. Pertanto, il legislatore e l’amministrazione sono obbligati a fornire un sostegno adeguato, anche fino a un numero di ore di sostegno pari a quelle di frequenza, in caso di disabilità grave. La persistenza di comportamenti contrari a questi principi consolidati è motivo di preoccupazione e di contenziosi ripetuti.

Conclusione

La sentenza del TAR Campania ha riaffermato l’importanza dell’inclusione scolastica e dei diritti degli studenti con disabilità. È fondamentale che le istituzioni scolastiche riconoscano e rispettino i bisogni educativi di ciascun studente, garantendo un sostegno adeguato e coerente con il loro PEI. Questa decisione rappresenta un passo avanti nella promozione di un sistema educativo inclusivo e rispettoso dei diritti di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità.

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