In merito all’articolo di cui sopra, ritengo, per esperienza personale (ho insegnato al Nord ed al centro Italia in tutto 42 anni), che non sia confacente ad un/una docente che, comunque ha una cultura, una sua identità ed una sua personalità.
Difficilmente la gente di basso ceto o di bassa cultura accetta volentieri un/una docente come vicino di casa. Ci vuole tanta forza interiore da parte del/della docente per sopportare!
Forse potrebbero andarci ad abitare altre figure professionali (assistenti sociali, psicologici, forze dell’ordine, ecc.) che potrebbero contribuire a migliorare quel tipo di società e mentalità
Felicia
SBC: I sindacati si interroghino sulla passività dei docenti
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