Come la manovra rischia di mortificare il diritto allo studio in Italia: la denuncia del M5S

La nuova legge di bilancio non darebbe la giusta priorità al diritto allo studio secondo il Movimento 5 Stelle. Lo afferma il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, che ha presentato un emendamento per chiedere maggiori risorse per gli studenti universitari.

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Con la manovra il governo manderebbe il segnale che “arrangiatevi” agli studenti, condannando l’Italia ad essere fanalino di coda in Europa per istruzione. Migliaia di giovani combattono già con il caro affitti e studi, senza adeguati aiuti.

Poco si è fatto per recuperare il gap con gli altri paesi UE nell’erogazione delle borse di studio. L’emendamento chiede di incrementare il fondo per le borse (Fis) di 200 milioni e quello per gli studenti fuorisede di 50 milioni.

Altri 200 milioni annui sono richiesti inoltre per alloggi e residenze, per provare a tutelare il diritto allo studio di migliaia di universitari. Solo così secondo il M5S si può salvaguardare l’accesso all’istruzione superiore in Italia.

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