Al via la Call Veloce, la ministra Azzolina ha firmato il decreto e lo annuncia sulla sua pagina Facebook, dove ne spiega anche il funzionamento: “Ho firmato il decreto ministeriale che dispone le modalità di svolgimento della cosiddetta ‘chiamata veloce’ che rappresenta una novità assoluta e, insieme alla digitalizzazione e provincializzazione delle graduatorie dei supplenti, è uno degli strumenti che abbiamo votato in Parlamento, lo scorso dicembre, per rendere più efficiente il sistema di copertura delle cattedre.
La chiamata veloce offre un’opportunità in più agli insegnanti per essere assunti: su base del tutto volontaria, potranno spostarsi in un’altra regione o anche provincia per ottenere più rapidamente la cattedra. Andando ad occupare posti altrimenti destinati a essere dati a supplenza.
Fino ad oggi non era possibile farlo. È uno strumento che ho fortemente voluto.
Chi può usufruire della call veloce? Tutti gli iscritti nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento.
Gli iscritti nelle graduatorie di merito concorsuali potranno scegliere una o più province di un’altra regione.
??Ad esempio, chi è nella graduatoria del concorso in Lazio, ma non riesce ad ottenere l’assunzione per carenza di posti, potrà decidere se lo vuole, di aderire alla chiamata veloce per ottenere una cattedra rimasta scoperta in una o più province di un’altra regione.
Gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento potranno optare per un’altra regione, ma anche per una provincia diversa della stessa regione in cui sono in graduatoria.
??Ad esempio, un iscritto in una delle graduatorie ad esaurimento di Pavia, in Lombardia, potrà concorrere alla chiamata per un posto libero in altra provincia della Lombardia. Oppure, se disponibile a cambiare regione, potrà scegliere una o più province di altra regione.
La domanda sarà presentata per via telematica. Tutte le tempistiche saranno successivamente indicate sul sito del Ministero dell’Istruzione.
La call veloce permette un avvio del prossimo anno scolastico più ordinato, costituisce un’opportunità per rientrare tutti a scuola a settembre: meno precari e più docenti assunti in ruolo”.