Nonostante le voci di un imminente cambiamento dell’ISEE 2023, l’indicatore della situazione economica delle famiglie italiane, il governo conferma che i criteri per il calcolo dell’attestazione non verranno modificati dal Decreto lavoro. Tuttavia, il Reddito di cittadinanza subirà una revisione, portando a una nuova ripartizione delle misure a partire dal 2023.
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Con il decreto lavoro cambia l’ISEE 2023?
Diversi testate nazionali hanno annunciato un “cambio epocale per l’ISEE”, ma queste notizie derivano da un errore di interpretazione tra la riforma dell’ISEE e quella del Reddito di cittadinanza. Il governo Meloni, infatti, non ha intenzione di modificare l’ISEE, ma piuttosto di rivedere il Reddito di cittadinanza, suddividendo l’attuale misura in tre nuove misure (una transitoria nel 2023 e due definitive nel 2024).
La confusione nasce dalla differenza tra la scala di equivalenza ISEE (Se) e il parametro di scala di equivalenza utilizzato per quantificare l’importo del Reddito di cittadinanza. Entrambi i valori tengono conto della situazione familiare, ma seguono regole di calcolo differenti.
Con il Decreto Lavoro non verranno apportate novità alla scala di equivalenza dell’ISEE.
ISEE e il reddito di cittadinanza si divide in GIL e GAL
Le novità uniche riguarderanno la riforma del Reddito di cittadinanza, con la quale verranno anche rivisti i criteri per la quantificazione del parametro di scala di equivalenza. In particolare, a partire dal 2024, il Reddito di cittadinanza verrà suddiviso in due nuove misure: la Garanzia per l’inclusione (Gil) e la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal).
La Garanzia per l’inclusione (Gil) sarà molto simile al Reddito di cittadinanza attuale, con un sostegno al reddito che parte da un’integrazione massima di 500 euro e aumenta a seconda della composizione del nucleo familiare. Anche per la Gil si utilizzerà un parametro di scala di equivalenza, ma con valori differenti rispetto a quelli del Reddito di cittadinanza.
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In conclusione, l’ISEE non subirà modifiche nel prossimo futuro, mentre i criteri di calcolo e accesso al nuovo Reddito di cittadinanza subiranno cambiamenti significativi, portando a un taglio dell’importo percepito da molte famiglie italiane.
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