Roma, 30 nov – “La vicenda relativa alla stabilizzazione dei ricercatori e tecnologi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) si chiude oggi nel migliore dei modi e l’unico che avremmo accettato, cioè con la vittoria del diritto al lavoro e della ricerca italiana. Il Cda del Cnr ha fatto ciò che doveva fare: riconoscere il merito dei lavoratori rimasti precari, eccellenze del Paese che lavorano al servizio di tutta la collettività”. Così Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
“In questi anni – prosegue – il MoVimento 5 Stelle non ha mai esitato a schierarsi dalla parte di questi ricercatori. Dentro e fuori il Parlamento, ci siamo battuti innanzitutto per trovare le risorse necessarie a garantire la loro stabilizzazione, riuscendoci prima con il Governo Conte II e poi con l’attuale Esecutivo. Successivamente abbiamo fatto il possibile affinché quelle risorse fossero effettivamente destinate allo scopo originario. Finalmente possiamo dire che ce l’abbiamo fatta: oggi vince il diritto al lavoro, vince il Cnr, vince tutto il Paese”.
“Questa vicenda sia di grande lezione, per il presente e per il futuro: riconoscere a parole il valore della ricerca non è sufficiente. Occorre difenderlo, e con esso i diritti dei ricercatori, nei fatti. Ci auguriamo, in questo senso, di continuare a veder crescere sempre di più gli investimenti in questo settore così cruciale per il Paese” conclude Melicchio.
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