Roma, 19 nov – “In queste ore il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è occupato, ricercatori e tecnologi hanno indetto una mobilitazione permanente contro il rischio della mancata stabilizzazione. Hanno totalmente ragione e mi chiedo: dove sono andate a finire le risorse che il Governo ha stanziato per la loro assunzione in pianta stabile sia nella precedente che nell’ultima Legge di bilancio? Temo che se non si verificasse la tanto attesa stabilizzazione, la Corte dei Conti avrebbe molto da dire”. Così Alessandro Melicchio, deputato del MoVimento 5 Stelle che nell’Aula di Montecitorio ha interrogato il ministero dell’Università e della Ricerca.
“È vero – aggiunge il portavoce – gli ultimi tre Governi si sono molti impegnati per aumentare le risorse all’Università e agli Enti di ricerca, e in particolare per le stabilizzazioni sono stati destinati 22,8 milioni nel decreto Rilancio del 2020, 3,3 milioni nella scorsa Manovra e 12,5 milioni in quella attualmente all’esame del Parlamento. Evidentemente, però, non è sufficiente. Tra pochi giorni scadrà il termine entro il quale il CNR può assumere il personale di ricerca precario e quindi usufruire delle risorse per la stabilizzazione: è necessario un atto di indirizzo del Ministero dell’Università e della Ricerca verso la presidenza del CNR affinché proceda in questo senso”.
“Non può essere giustificabile continuare a chiedere a questi ricercatori e tecnologi ulteriori valutazioni, dopo che hanno già sostenuto due procedure selettive e hanno alle spalle svariati anni di servizio. Il Governo non deve umiliare il loro lavoro, che ha un valore incommensurabile: si adoperi con il CNR per cogliere un’occasione che permetterebbe veramente di arricchire il Paese” conclude Melicchio.
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