Noi docenti partecipanti al concorso Straordinario Bis chiediamo di avere supporto da parte delle sigle sindacali CISL FSUR, FLC CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams, ANIEF, USB Scuola e UGL Scuola, nei passaggi cruciali relativi al mondo della Scuola che, in questi giorni, potrebbero segnare indelebilmente il futuro lavorativo di noi tutti.
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Proprio in queste ore, infatti, le forze politiche di Governo stanno prendendo decisioni determinanti, in seguito alle quali verranno stabiliti i criteri di reclutamento per un prossimo futuro. Le scelte che ne conseguiranno, fino all’entrata in vigore della riforma Bianchi, determineranno le assunzioni nel mondo della Scuola nella fase cosiddetta “transitoria”.
Ricordiamo che il concorso in questione è stato a suo tempo bandito in un clima di scetticismo e disapprovazione da parte di tutto il mondo della Scuola, anche da parte degli stessi sindacati che, invano, hanno mosso critiche non eccessivamente incisive verso un concorso totalmente ingiusto ed umiliante nei confronti dei docenti precari storici.
L’estrazione della traccia al momento dell’esame e la valutazione dei titoli posseduti dagli aspiranti, che tutto premiavano salvo l’esperienza professionale maturata nel mondo della Scuola, così come ci si aspetterebbe da un concorso riservato ai precari storici, sono stati solo alcuni dei soprusi che noi precari partecipanti abbiamo subito con l’espletamento di questa procedura concorsuale.
CHIEDIAMO:
- Che i sindacati si facciano portavoce delle nostre esigenze, ovvero CHE L’ORDINE DEL GIORNO, PRESENTATO DALL’ON. FABIO RAMPELLI E ACCOLTO DAL GOVERNO, VENGA TRAMUTATO IN DECRETO LEGGE.
Questo permetterebbe ai precari di avere accesso ad un PERCORSO ABILITANTE, garantendo l’iscrizione nella prima fascia delle G.P.S.
Se ciò non dovesse avvenire, migliaia di docenti precari storici, fra cui tantissimi che con un’esperienza ultradecennale sostengono la Scuola e sorreggono economicamente le loro famiglie, finirebbero in coda ai nuovi idonei di altri concorsi non richiedenti alcun requisito di servizio minimo, questi ultimi quasi sempre alla loro prima esperienza d’insegnamento.
Si genererebbe così un vero e proprio disastro sociale.
Siamo certi che, memori dei valori fondanti degli stessi sindacati, non vorrete sottrarvi all’ardua opera di demolizione di un sistema di reclutamento radicalmente sbagliato e ingiusto. Tale sistema, infatti, al momento non tiene assolutamente conto proprio del valore che maggiormente va salvaguardato, e che costituisce lo spirito vitale della nostra società e soprattutto degli stessi Sindacati:
IL LAVORO.
Coordinamento Modifichiamo il Concorso Straordinario Bis