Nella Provincia Autonoma di Bolzano, si è aperta una controversia che coinvolge il mondo dell’istruzione e della politica. Al centro della polemica ci sono due educatori che, durante il loro tempo libero e in qualità di liberi cittadini, hanno partecipato a una manifestazione pacifica contro la guerra a Gaza. La loro presenza ha però scatenato una reazione inattesa da parte dell’assessore provinciale all’istruzione, Marco Galateo, che ne ha chiesto il licenziamento, poiché la manifestazione non era stata autorizzata dalla Questura.
L’On. Elisabetta Piccolotti, esponente dell’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), ha sollevato il caso in un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “È un atteggiamento intimidatorio,” ha dichiarato la Piccolotti, sottolineando come l’iniziativa dell’assessore minacci il diritto alla libertà di espressione, sancito dalla Costituzione italiana.
La deputata ha poi chiesto chiarimenti su quali misure il governo intenda adottare per garantire che le decisioni amministrative in ambito scolastico restino indipendenti da ingerenze politiche. Secondo la Costituzione italiana, il diritto di parola e di manifestazione è garantito, e qualsiasi tentativo di limitare questi diritti rappresenta una violazione delle leggi vigenti.
Questa vicenda solleva interrogativi cruciali sull’equilibrio tra libertà individuali e poteri istituzionali, nonché sull’autonomia del sistema educativo di fronte alle pressioni politiche.
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