Recentemente, le principali organizzazioni sindacali del mondo dell’istruzione – FLC-CGIL, CISL FSUR, SNALS Confsal, GILDA Unams e ANIEF – hanno presentato una richiesta di chiarimento al Ministero dell’Istruzione in merito al requisito dei 120 giorni di servizio necessari per il superamento dell’anno di formazione e prova per i docenti neo-assunti.
La questione riguarda, in particolare, il conteggio del giorno libero, generalmente il sabato, all’interno dei 120 giorni di attività didattica richiesti. Secondo i sindacati, qualora l’Istituzione scolastica strutturi l’attività su 5 giorni settimanali, il giorno libero dovrebbe essere considerato e conteggiato tra i 120 giorni, così come il giorno libero del docente che svolge l’orario contrattualmente previsto su 5 giorni.
Questo chiarimento è particolarmente rilevante alla luce delle numerose immissioni in ruolo derivanti dai concorsi PNRR, che stanno coinvolgendo migliaia di docenti con tempistiche che si estendono fino al mese di dicembre. L’obiettivo condiviso con il Ministero è quello di garantire al maggior numero possibile di docenti la possibilità di adempiere all’obbligo formativo previsto dal percorso di formazione e prova.
Il DM 226/22, all’articolo 3, stabilisce che i “centoventi giorni di attività didattiche comprendono sia i giorni effettivi di insegnamento sia quelli impiegati presso la sede di servizio per altre attività preordinate al migliore svolgimento dell’azione didattica, inclusi quelli valutativi, progettuali, formativi e collegiali”.
Pertanto, la richiesta dei sindacati mira a ottenere un chiarimento da parte del Ministero dell’Istruzione, nella persona della Dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, e della Dott.ssa Antonella Tozza, Direttrice generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, al fine di garantire la massima chiarezza e uniformità di applicazione della normativa vigente.
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