Il Tribunale di Roma ha emesso una importante sentenza che riconosce il diritto dei docenti precari ad aver accesso alla Carta del Docente, il bonus di 500€ annui destinato alla formazione e all’aggiornamento.
Il caso ha visto protagonista un’insegnante impegnata in attività di supplenza per diversi anni scolastici, dal 2016 al 2021, che aveva fatto domanda per accedere al beneficio senza tuttavia riceverlo in quanto la normativa prevedeva l’erogazione solo per i docenti di ruolo.
Il giudice, prendendo spunto da recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea e della Corte di Cassazione Italiana, ha riconosciuto la “piena comparabilità” del lavoro svolto dai supplenti rispetto ai colleghi di ruolo. Ha inoltre evidenziato come la formazione debba essere garantita a tutto il personale scolastico in virtù del suo carattere obbligatorio, permanente e strutturale.
Di conseguenza, ha condannato il Ministero dell’Istruzione a corrispondere alla docente precaria un risarcimento pari a 3.500€, corrispondente alle 6 annualità di mancato accesso al bonus formativo dal 2016 al 2021, più gli interessi maturati.
Si tratta di una sentenza importante in quanto riconosce per la prima volta in via definitiva un diritto negato da anni a migliaia di insegnanti con contratti temporanei, aprendo di fatto la strada ad altri possibili ricorsi.
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