La Carta del Docente ha da sempre diviso i precari e i docenti di ruolo, ma recenti sentenze segnano un cambio di rotta. Scopriamo gli aggiornamenti e le procedure per ricevere gli arretrati.
La Carta del Docente, destinata all’aggiornamento professionale con 500 euro annui, ha sempre escluso i precari creando disuguaglianze. Di recente però la Corte UE ha stabilito che tale esclusione è ingiustificata, riconoscendo il diritto al bonus di tali insegnanti.
Diverse sentenze italiane hanno accolto i ricorsi presentati, assegnando ai precari somme variabili per gli anni di supplenza, fino a 3.500 euro. Ad esempio a Livorno una docente ha ottenuto tale importo per 7 anni, mentre a Roma un insegnante ha ricevuto 2.500 euro.
Ma attenzione alla prescrizione, la Redazione è a disposizione dei precari che intendono far valere i propri diritti, basta scrivere a scuolainformazione@gmail.com
Per ricevere gli arretrati dopo la vittoria del ricorso, i docenti devono inviare la sentenza al MIM via PEC e presentare domanda con codice fiscale e annualità riconosciute. Potrebbero volerci dei mesi prima dell’accredito sul borsellino elettronico.
Queste importanti battaglie legali puntano a garantire maggiore equità, riconoscendo come il diritto all’aggiornamento non dipenda dallo status. Normative come il decreto Salva-Infrazioni potrebbero estendere l’accesso alla Carta a un numero crescente di precari.
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