La notizia della prossima riattivazione della Carta del Docente 2024/25 ha riacceso il dibattito su alcuni dispositivi attualmente non consentiti nonostante la loro utilità per gli insegnanti. Se da un lato il bonus viene ampiamente sfruttato per tablet e computer, necessari per la didattica digitale, dall’altro restano esclusi strumenti come stampanti e toner che molti definiscono inspiegabilmente “off limits”.
Il motivo è presto detto: negli anni passati alcuni docenti hanno abusato del buono acquistando ogni tipo di bene, come emerso in un’inchiesta di Striscia la Notizia. Ma oggi in tanti si chiedono perché – a differenza delle stampanti 3D – quelle tradizionali non rientrino tra i dispositivi consentiti, visto quanto siano importanti per preparare fotocopie e materiale didattico aggiuntivo da fornire agli studenti.
Intanto i precari continuano a vincere i ricorsi ed avere anche loro la carta del docente da spendere e quella degli anni precedenti mai accreditata. Per info scrivete alla nostra redazione: [email protected]
Sui social network non mancano i commenti di professori che sottolineano come le copie siano ancora tra i metodi più efficaci per supportare l’apprendimento. E visto il peso economico che queste rappresentano per i bilanci personali, l’inclusione di stampanti e toner nella Carta potrebbe alleggerire la spesa che molti sostengono di tasca propria nell’interesse dei loro alunni.
Uno spunto di riflessione per il Ministero, chiamato ancora una volta a chiarire i criteri di ammissibilità dei prodotti e venire incontro, laddove possibile, alle istanze di una categoria che svolge un ruolo tanto importante per il futuro del Paese.
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