Roma, 24 settembre – La scuola dovrebbe essere il primo esempio di democrazia per i giovani. A ribadirlo con forza è stata Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, che ha criticato aspramente in aula la decisione della maggioranza di non includere gli studenti nella stesura del regolamento su valutazione e comportamento. “La scuola è una comunità educante – ha dichiarato la Carmina – e dare voce agli studenti, attraverso le loro associazioni rappresentative, sarebbe stato fondamentale per creare un ambiente inclusivo e partecipativo”.
Secondo la deputata pentastellata, il coinvolgimento diretto degli studenti non solo avrebbe favorito la loro responsabilizzazione, ma avrebbe anche valorizzato la dimensione educativa della scuola, trasformandola in un vero spazio di crescita collettiva. Tuttavia, la proposta è stata bocciata, una scelta che Carmina definisce frutto di una “miopia politica” da parte della maggioranza.
“Chiunque abbia avuto esperienza in una scuola sa quanto sia importante, soprattutto nella fase di accoglienza e nei progetti, permettere agli studenti di contribuire alla definizione del regolamento interno di classe”, ha aggiunto la deputata. La mancata partecipazione degli studenti, secondo Carmina, è un’opportunità persa per costruire una scuola che insegni non solo le materie scolastiche, ma anche i principi della cittadinanza attiva.
La discussione rimane aperta, con il Movimento 5 Stelle in prima linea per difendere una visione della scuola più inclusiva e orientata al futuro, dove la voce degli studenti possa avere il giusto peso.
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