Le graduatorie interne di istituto rappresentano uno strumento fondamentale per la gestione del personale scolastico, ma spesso generano dubbi tra i docenti. Vediamo alcune risposte ai quesiti più frequenti.
Lauree e abilitazioni:
Secondo la Tabella A del CCNI 2025-2028, le lauree e le abilitazioni, inclusi i 30 CFU su posto comune, non sono valutabili. Questi titoli, infatti, sono considerati requisiti d’accesso al ruolo e non influenzano il punteggio in graduatoria.
Anni di pre-ruolo su sostegno:
Per i docenti di sostegno, gli anni di pre-ruolo con il titolo di specializzazione vengono raddoppiati. Il punteggio varia in base al grado scolastico: 4 punti per la secondaria di primo grado, 3 per la secondaria di secondo grado e punteggi specifici per infanzia e primaria.
Continuità di servizio:
La continuità si interrompe con l’assegnazione provvisoria. I docenti che prestano servizio fuori sede per più di 180 giorni perdono il punteggio accumulato.
Esclusioni dalla graduatoria:
I coniugi di militari, beneficiari di precedenze specifiche, non sono inseriti nella graduatoria interna come perdenti posto, salvo contrazioni di organico eccezionali.
Questi chiarimenti aiutano a comprendere meglio le regole che governano le graduatorie interne, garantendo trasparenza e correttezza.
Leggi anche:
Stipendio docenti e ATA: visibile l’importo di da aprile 2025, ma c’è delusione
Anticipazioni, ecco perchè NoipA ad aprile 2025 farà due accrediti