L’avvio del nuovo anno scolastico si preannuncia ricco di tensioni e controversie a causa delle modalità di gestione delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS). In particolare, migliaia di docenti che negli scorsi anni avevano insegnato tranquillamente potrebbero restare senza cattedra proprio a causa dell’inserimento “con riserva” riservato a chi ha conseguito titoli di abilitazione all’insegnamento all’estero o sul sostegno.
Sebbene inseriti nelle graduatorie, questi docenti non lo sono a pieno titolo, nonostante in alcuni casi registrano una lunga esperienza maturata sul campo. Secondo i sindacati, questa modalità contraddice la normativa europea in materia di libera circolazione e pari opportunità. Inoltre, numerosi docenti segnalano come alcuni titoli conseguiti all’estero prevedano prove finali ben più selettive di quelle italiane.
La situazione ha generato forti malumori tra i diretti interessati, gli abilitati e specializzati in Italia, che ora si stanno mobilitando per presentare ricorso e far valere i propri diritti. Se confermata, la modalità di inserimento “con riserva” potrebbe dunque tradursi in migliaia di cause legali e ulteriore caos nel già tribolato avvio del prossimo anno scolastico. Nei prossimi giorni sono attese novità dal Ministero dell’Istruzione sulla delicata questione.
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