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Caos concorso ITP, AVS: un altro Stop dal TAR insegnamento sempre più un percorso a ostacoli

Il concorso annullato dal Tar di Ancona solleva nuove polemiche sulla gestione dell’accesso alla professione docente

Nuova battuta d’arresto per i concorsi pubblici per docenti in Italia. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Ancona ha annullato il concorso PNRR per gli insegnanti di laboratorio nelle scuole secondarie di Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria. Una decisione che riaccende il dibattito sulla trasparenza e sull’efficienza del sistema di selezione dei docenti.

A denunciare la situazione è Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana e rappresentante dell’alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha espresso il proprio disappunto in merito alla vicenda: “L’errore è grossolano e l’aspetto più grave è che le prove dovranno essere ripetute, nonostante il concorso sia iniziato ormai un anno e mezzo fa”.

L’annullamento rappresenta un nuovo ostacolo per gli aspiranti docenti che, già provati dalle lunghe attese e dall’incertezza normativa, vedono la loro carriera professionale ulteriormente compromessa. “Stanno trasformando l’accesso all’insegnamento in un percorso ad ostacoli, poco rispettoso della vita delle persone e dannoso per tutto il sistema scolastico”, conclude Buondonno.

Un problema che si ripete

L’episodio non è un caso isolato. Negli ultimi anni, diverse selezioni pubbliche per l’insegnamento hanno subito rallentamenti, modifiche e perfino annullamenti, alimentando un clima di insicurezza tra i candidati e aggravando la carenza di personale nelle scuole.

L’inefficienza del sistema concorsuale mette in difficoltà sia gli aspiranti docenti che gli istituti scolastici, sempre più in affanno nella ricerca di personale qualificato. Un sistema scolastico stabile e ben organizzato non può prescindere da un iter di selezione chiaro, equo e funzionante.

Le conseguenze per la scuola e gli studenti

Le ripercussioni di questi continui stop sono pesanti non solo per gli insegnanti, ma anche per gli studenti. Le cattedre vacanti e il precariato diffuso creano discontinuità didattica e minano la qualità dell’istruzione. È necessario un intervento strutturale per garantire un sistema di reclutamento più efficiente e giusto, che valorizzi il merito e tuteli i diritti dei docenti.

L’annullamento del concorso in questione è solo l’ennesimo segnale di un problema più ampio. Sarà fondamentale che il Ministero dell’Istruzione prenda provvedimenti concreti per evitare che episodi simili si ripetano e per restituire dignità alla professione docente in Italia.

Legi anche:

Precedenza in fase comunale del docente disabile di cui all’art. 21 e al comma 6 art.33 della legge 104/92

Ordine delle operazioni di trasferimento e di passaggio di cattedra e di ruolo

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