La scuola italiana è in crisi. I dati recentemente pubblicati confermano che il trend di partenza della popolazione studentesca è inarrestabile. Nonostante la presenza di studenti stranieri, il numero di alunni italiani in continua declinazione. Questo trend negativo potrebbe portare un taglio di cattedre negli anni a venire, specialmente in regioni come la Lombardia, il Lazio e la Campania, che sono le più colpite.
Il recente rapporto annuale dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha fotografato la situazione di un Paese sempre più vecchio. Nel 2023, il numero di alunni italiani è sceso a 80-100 mila alunni l’anno, una perdita significativa rispetto al passato. Questo trend negativo potrebbe portare una maggiore difficoltà per le scuole italiane nel futuro.
La causa principale di questo declino è la rilasciata della natalità in Italia. Il Paese sta invecchiando rapidamente, e questo ha un impatto diretto sulla popolazione studentesca. Nonostante la presenza di studenti stranieri, che potrebbero aiutare a controbilanciare la lasciata, il numero di alunni italiani è ancora in declino.
Il decreto organici per il 2024/25 conferma questo trend. Gli organici resteranno confermati per il prossimo anno, ma gli anni a venire saranno sempre più difficili per le scuole italiane. La perdita di cattedre è stimata in 10 mila l’anno, un numero significativo che potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità dell’istruzione italiana.
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