Corte Costituzionale apre al trasferimento vicino alla residenza dei bimbi – La Corte costituzionale è intervenuta sulla questione del trasferimento temporaneo dei dipendenti pubblici con figli fino a 3 anni, stabilendo importanti novità a tutela della conciliazione famiglia-lavoro. Con una sentenza (scaricala) ha dichiarato parzialmente illegittima la norma che limitava il trasferimento solo nella sede di lavoro dell’altro genitore.
Ora il dipendente pubblico potrà richiedere l’assegnazione anche nella provincia/regione di residenza del nucleo familiare, dove risiede abitualmente il minore. Una svolta che riconosce pienamente l’interesse del bambino a godere della vicinanza di entrambi i genitori durante i primi anni di vita.
Secondo la Corte, infatti, la norma precedente non tutelava adeguatamente le famiglie nelle quali i due lavoratori sono distanti per motivi professionali. L’istituto del trasferimento temporaneo mira a garantire gli obiettivi costituzionali di sostegno alla genitorialità e all’infanzia, che ora risultano meglio perseguiti con questa apertura.
Si riconosce così l’autonomia delle scelte relative alla residenza familiare, senza distinzioni ingiustificate. Una decisione importante che promuove la conciliazione lavoro-famiglia, nel rispetto del superiore interesse dei minori. I dipendenti pubblici potranno così stare vicini ai propri figli nei primi delicati anni di vita, semplificando la gestione familiare.
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