Bullismo e identità di genere: l’importanza dell’educazione affettiva nelle scuole

Un brutto fatto di cronaca ha scosso la comunità di Palwermo: un ragazzo di soli 13 anni si è tolto la vita, gettandosi da una finestra. Stando alle prime indagini, alcuni suoi coetanei lo avrebbero tormentato sulle chat con offese omofobe, definendolo “gay” e “femminuccia”.

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Se queste fossero confermate come le cause del suo gesto estremo, la tragedia metterebbe ancora una volta in evidenza gli effetti nefasti del bullismo e del cyberbullismo quando colpiscono giovani in una fase delicata della loro crescita e definizione dell’identità.

Da docente, ritengo fondamentale che le scuole si attivino con programmi di educazione all’affettività, al rispetto delle differenze e alla prevenzione di comportamenti lesivi tra ragazzi. È importante promuovere dibattiti educativi sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, per contrastare pregiudizi e arrivismo omotransfobico.

Chi accusa strumentalmente di queste iniziative di “teoria gender” dimostra poca conoscenza delle reali esigenze educative e di tutela dei nostri giovani. Solo con un serio impegno di informazione e sensibilizzazione potremo creare una cultura del rispetto dell’altro e prevenire altre tragedie.

Massimo S.

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