Giugno 2024 – L’ente previdenziale, l’INPS, ha comunicato ai pensionati la sospensione dell’invio di nuove richieste per l’anticipazione della buonuscita. Il motivo è semplice: l’istituto di previdenza sociale ha esaurito le somme.
Cosa succede alle domande già presentate e che attendevano le somme a giugno 2024?
La risposta è – nostro malgrado – semplice. Il servizio offerto appunto dall’Inps che consente ai pensionati della pubblica amministrazione, scuola compresa, di ottenere in anticipo l’indennità di fine rapporto (TFS/TFR) non può essere onorato.
L’istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha esaurito i fondi stanziati per il 2024 e lo ha fatto già nei primi 4 mesi dell’anno. Per questo motivo, dal 25 aprile scorso non è più possibile presentare nuove domande telematiche.
Lo stop, comunicato dall’Istituto con il messaggio n. 1628, riguarda anche le richieste già inviate e non ancora elaborate. Non verranno quindi trasmesse le bozze di proposta di finanziamento ai richiedenti. Fanno eccezione i casi in cui la proposta è già stata inviata e approvata. Insomma i pensionati a giugno 2024 non devono aspettarsi nulla.
A giugno 2024 niente anticipo del TFS/TFR erogata dall’Inps
L’anticipazione TFS/TFR erogata dall’Inps, con tasso annuo del 1% e spese di amministrazione dello 0,50%, ha riscosso notevole successo tra i pensionati. Ora però, a causa dell’esaurimento dei fondi 2024, le domande già presentate restano in attesa e non se ne potranno inviare di nuove fino a nuova disponibilità economica.
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