Le insegnanti e le altre lavoratrici madri della scuola attendevano con impazienza i cedolini di maggio 2024 nella speranza di trovare finalmente gli arretrati del bonus mamme. Tuttavia, per molte la delusione è stata grande nello scoprire un importo ridotto rispetto alle aspettative. Ma qual è la ragione di questa discrepanza?
NoiPA fornisce un chiarimento
Il problema sta nel fatto che il bonus mamme non è cumulabile con l’esonero contributivo dal 6% al 7% introdotto lo scorso anno. Quest’ultimo è già stato applicato nei mesi da gennaio a marzo, quindi quegli importi sono stati sottratti nel calcolo degli arretrati del bonus.
Inoltre, l’esonero di aprile sarebbe stato normalmente riconosciuto nel cedolino di maggio 2024, ma essendo incompatibile con il bonus è stato totalmente sostituito da questo. Da qui la riduzione rispetto alle aspettative, dovuta alla compensazione già effettuata con altre agevolazioni.
C’è amarezza anche per chi rimane escluso dal sussidio, come le precarie pur avendo figli. Inoltre, il bonus mamme con due figli è previsto solo per il 2024 e fino ai 10 anni del più piccolo, una scelta che molte ritengono penalizzante. Un chiarimento di NoiPA che non placa però tutte le critiche sul sussidio per le lavoratrici mamme.
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