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Bonus Gioventù 2024 di 250 euro al mese, di cosa si tratta e chi ne ha diritto?

Il Governo approva un importo supporto per 250 euro al mese destinato ai giovani tra i 7 e i 25 anni.

Bonus Gioventù 2024 di 250 euro al mese – Il Governo ha dato il via libera a una proposta che potrebbe dare sollievo economico a molte famiglie italiane: è stato infatti approvato il “Bonus Gioventù 2024”, un incentivo mensile destinato ai ragazzi tra i 7 e i 25 anni.

Come funziona il nuovo Bonus Gioventù

Il Bonus Gioventù 2024 prevede l’erogazione di un assegno di 250 euro ogni mese per 12 mesi, per un totale di 3.000 euro annui. Avranno diritto a riceverlo le famiglie con un reddito ISEE annuo non superiore a 90.000 euro e con almeno un figlio nella fascia di età indicata (7-25 anni).

L’obiettivo è dare un aiuto concreto alle famiglie per far fronte alle spese legate alla crescita e alla formazione dei propri figli, incentivando al contempo l’indipendenza dei giovani. È infatti prevista una maggiorazione del 100% dell’importo per i figli disabili e del 60% per le madri o padri single.

Quando potrà essere richiesto il bonus di 250 euro?

Se approvato definitivamente con la prossima Legge di Bilancio, il Bonus Gioventù potrebbe essere richiesto a partire dal 1° luglio 2024, per un periodo iniziale di sperimentazione di un anno. L’erogazione avverrebbe poi con cadenza mensile per i successivi 12 mesi.

Le famiglie interessate dovranno presentare apposita domanda sulla piattaforma online dell’INPS, allegando la documentazione richiesta per verificare il possesso dei requisiti. Gli importi saranno versati tramite bonifico bancario o postale.

Un aiuto concreto per giovani e famiglie

Se confermata, questa misura potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per numerose famiglie italiane, alle prese con il caro vita e i costi crescenti legati all’educazione e alla formazione dei figli. Allo stesso tempo, il Bonus Gioventù favorirebbe l’autonomia dei giovani, dando loro un maggiore margine di manovra per le spese personali. Un incentivo tanto atteso che, se approvato, entrerà in vigore già dal prossimo anno.

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