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Bonus 3mila euro per chi ha figli a carico, ecco quando scade

Bonus 3mila euro per chi ha figli a carico, cosa prevede l’articolo 40 del decreto legge 48/2023? Ecco come richiedere il bonus e chi ne ha diritto.

Bonus 3mila euro per i dipendenti che hanno figli a carico, ecco fino a quando è possibile richiederlo.

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Prima però di generare confusione è bene precisare che il bonus 3mila euro non è come il bonus 200 euro figlio del taglio del cuneo fiscale, ma si tratta della quota annuale di fringe benefit, ovvero di prestazioni di welfare aziendale esentasse, che grazie al decreto legge 48/2023 può arrivare fino a 3.000 euro invece dei 258,3 euro previsti normalmente per gli altri dipendenti.

In cosa consiste il bonus 3mila euro, la guida

Il bonus 3mila euro non è altro che il risparmio sulle tasse che non saranno pagate sui fringe benefit fino ad un massimo di 3mila euro. In questo modo saranno agevolate le famiglie con figli a carico, anche se affidatarie. Questi dipendenti saranno dunque esenti dall’Irpef, così come dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività, per quanto riguarda i benefit fino a 3mila euro ricevuti dal datore di lavoro.

Come fare domanda e fino a quando c’è tempo

La domanda del bonus 3mila euro va inoltrata al proprio datore di lavoro, indicando il codice fiscale dei figli a carico.
Ricordiamo che il bonus 3mila euro si traduce in beni i servizi che l’azienda fornisce ai dipendenti in base ai piani di welfare aziendale.
Fra i bonus previsti vi sono:

  • Buoni pasto che comunque sono esentasse fino a 4 euro al giorno (se cartacei) o fino a 8 euro al giorno (se digitali).
  • Bonus ricevuti dal datore di per le bollette di luce, gas e dei servizi idrici.
  • Bonus ricevuti in sostituzione dei premi di risultato e delle forme di partecipazione agli utili, ma solo se previsti dai contratti aziendali o territoriali.

Ad averne diritto i genitori, titolari di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un solo figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi i genitori.

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