Le notizie di questi giorni sono drammatiche, è in arrivo dal 1° ottobre la mega stangata per le bollette di luce e gas. Gli aumenti saranno del 30% nonostante il tentativo del governo di contenere gli effetti dell’aumento.
Gli aumenti tuttavia non riguardano solo luce e gas, sono generalizzati, ma gli stipendi della scuola restano al palo. Il potere di acquisto è sempre più basso e sulla soglia della povertà ci sono le famiglie monoreddito.
Da più parte si legge che è intenzione del governo mettere mano ai contratti per rinnovarli, ma le intenzioni non sono belle perché la vecchia idea di mettere mano allo stato giuridico dei docenti è quanto mai attuale e mai tramontata e questo lo sanno bene sia i sindacati che i docenti.
Bollette, dall’1 ottobre l’aumento, stipendi della scuola fermi
Per far fronte agli aumenti delle tariffe e delle materie prime occorrerebbe un rinnovo contrattuale con almeno 200 Euro nette, ma sono cifre che ancora una volta rischiano di rimanere un miraggio per tutto il comparto scuola. Comparto scuola che ormai sembra rassegnato e che non reagisce più, se a questo sommiamo la fiducia persa verso e organizzazioni sindacali il gioco è fatto.
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