Bloccare la fuga dei cervelli italiani dall’Estero: il governo ritira gli incentivi fiscali ignorando le conseguenze negative

Fuga dei cervelli italiani – Negli ultimi anni migliaia di giovani italiani altamente qualificati hanno deciso di emigrare all’estero alla ricerca di maggiori opportunità lavorative e retributive. Medici, ingegneri, ricercatori e molti altri professionisti si sono trasferiti in paesi come Germania, Regno Unito e Stati Uniti dove vengono valorizzate le loro competenze.

Iscrizioni a scuola per l’anno scolastico 2024/24 sarà possibile dal 18 gennaio 2024, scarica la circolare

Sembrava che il governo volesse invertire questa tendenza offrendo incentivi fiscali per contrastare la fuga dei cervelli e attrarre di nuovo in Italia i nostri talenti. Purtroppo però ha fatto marcia indietro ritirando gli aiuti economici che avrebbero reso conveniente il rientro.

Questa decisione rischia di avere gravi conseguenze sull’innovazione e la crescita del nostro Paese. Formiamo eccellenti professionisti con ingenti risorse pubbliche ma poi li lasciamo andare via senza sfruttare a pieno il loro potenziale.

Il ministro dell’istruzione Valditara ha più volte sottolineato l’importanza di valorizzare i giovani e rilanciare la competitività italiana. Ora deve farsi portavoce per convincere il governo a ripensarci e introdurre gli incentivi per fermare la fuga dei cervelli dall’estero. Solo trattenendo le nostre migliori risorse potremo far ripartire davvero l’economia.

Come compilare online la domanda per i concorsi scuola infanzia, primaria e secondaria: la guida Ministero Istruzione

Segui i canali social di InformazioneScuola

InformazioneScuola grazie alla sua seria e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di Google News ,  per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite GNEWS andando su questa pagina e cliccando il tasto segui. 

Iscriviti al gruppo    Telegram: Contatta @informazionescuola

Iscriviti al gruppo whatsapp 

Iscriviti alla nostra   pagina Facebook  

Seguiteci anche su   Twitter

Seguici anche su  Pinterest