Fuga dei cervelli italiani – Negli ultimi anni migliaia di giovani italiani altamente qualificati hanno deciso di emigrare all’estero alla ricerca di maggiori opportunità lavorative e retributive. Medici, ingegneri, ricercatori e molti altri professionisti si sono trasferiti in paesi come Germania, Regno Unito e Stati Uniti dove vengono valorizzate le loro competenze.
Sembrava che il governo volesse invertire questa tendenza offrendo incentivi fiscali per contrastare la fuga dei cervelli e attrarre di nuovo in Italia i nostri talenti. Purtroppo però ha fatto marcia indietro ritirando gli aiuti economici che avrebbero reso conveniente il rientro.
Questa decisione rischia di avere gravi conseguenze sull’innovazione e la crescita del nostro Paese. Formiamo eccellenti professionisti con ingenti risorse pubbliche ma poi li lasciamo andare via senza sfruttare a pieno il loro potenziale.
Il ministro dell’istruzione Valditara ha più volte sottolineato l’importanza di valorizzare i giovani e rilanciare la competitività italiana. Ora deve farsi portavoce per convincere il governo a ripensarci e introdurre gli incentivi per fermare la fuga dei cervelli dall’estero. Solo trattenendo le nostre migliori risorse potremo far ripartire davvero l’economia.
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