Bisogna riformare il sistema di reclutamento degli insegnanti in Italia! L’UE apre al doppio canale ma rimane ferma sul vincolo

La riforma del sistema di reclutamento degli insegnanti in Italia è uno dei punti chiave su cui si concentra il confronto in atto con l’Unione Europea nell’ambito del PNRR. A fare il punto della situazione è Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della Commissione Cultura al Senato.

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Secondo Pittoni, ci sono due fronti principali su cui si sta lavorando con Bruxelles: l’introduzione del doppio canale di assunzione e il superamento del vincolo quinquennale. Sul primo punto, pare esserci un’apertura dell’UE allo strumento del doppio canale, che consentirebbe di stabilizzare più rapidamente i docenti andando a colmare il crescente ricorso alle supplenze.

Più complessa invece la questione del vincolo, sul quale la chiusura di Bruxelles rimane totale. Questo sta portando ad un aumento delle rinunce all’incarico da parte degli insegnanti, che si trovano a dover lavorare lontano da casa per almeno 3 anni. La Lega punta a sostituirlo con degli incentivi, ma al momento non sembra esserci un’apertura in tal senso.

Il confronto prosegue, nella speranza di poter finalmente introdurre dei correttivi ad un sistema di reclutamento ormai obsoleto, che fatica a garantire stabilità e qualità del servizio scolastico italiano.

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